sant andrea di conzaSant'Andrea Di Conza
SANT'ANDREA DI CONZA

Elezioni Comunali – 6-7 giugno 2009

PROGRAMMA

POLITICO-AMMINISTRATIVO

2009-2014

Lista Civica

“Insieme per Cambiare”

Collegata al candidato sindaco

GERARDO D’ANGOLA

detto POMPEO

 

COSTRUIRE UNA COMUNITà DOVE NESSUNO SIA ESCLUSO

 

 

 

Premessa politica generale

 

Sant’Andrea sta vivendo una fase di declino inarrestabile: dal commercio all’artigianato, dalla mancanza di lavoro e di prospettiva dei giovani, laureati in primo luogo, alla solitudine degli anziani.

Tutti i suoi abitanti, in vario modo, stanno conoscendo una perdita di prospettiva e molti stanno, seriamente, meditando di emigrare.

Alcuni, e noi siamo tra essi, hanno attribuito questa condizione alle responsabilità di chi ha amministrato la cosa pubblica. Da più parti si è giunti persino a sostenere che quella uscente sia stata la peggiore amministrazione comunale dal dopoguerra: qualche stesso componente della maggioranza aveva mostrato, nell’ultimo consiglio comunale, tale consapevolezza.

Le motivazioni che ci hanno spinti a candidarci non nascono da  giudizi contro le persone: al contrario, esse cercano di individuare gli errori, per evitarli, e di recuperare gli erranti

Secondo noi, l’errore principale che ha caratterizzato la precedente amministrazione è stato l’aver pensato che in una comunità piccola, come quella di Sant’ Andrea, potesse imporsi una Democrazia autoritaria e non, invece, costruire, con pazienza e sacrificio, una Democrazia partecipata.

La Democrazia autoritaria nasce dall’illusione che il problema da risolvere sia solo la capacità di decidere e di decidere in fretta, tutto il resto diviene secondario.

Ma, così facendo, poco alla volta, si arriva a trasformare l’amministrazione del bene pubblico in esercizio di potere; si giunge a trattare  i cittadini come sudditi; ci si abitua a  discriminare tra i propri elettori, da avvantaggiare sempre e comunque,  e gli avversari da penalizzare.

Ulteriore conseguenza  tragica di tale impostazione è l’illusione che tanto la salvezza della comunità, quanto  il suo sviluppo economico e sociale, possano essere facilmente calati dall’alto, magari  affidandosi al salvatore politico di turno: Mastella ieri, Rotondi oggi.

Noi, al contrario, pensiamo che la soluzione della vita dei piccoli centri, tanto più in una fase di crisi economica e sociale, possa essere assicurata solo da un grande coinvolgimento dal basso, ossia dalla Democrazia partecipata, dove ogni cittadino è felice di far parte della comunità perché vi svolge un ruolo e vi dona le sue competenze, le sue passioni ed una parte del proprio tempo.

In tal modo, cresce l’entusiasmo di lavorare assieme, e diventano finalmente reali anche tanti modi di dire e di pensare dei nostri antichi padri: l’unione fa la forza ed aiutati che Dio t’aiuta!

Nella Democrazia della partecipazione, la politica viene vista e vissuta come servizio da compiere per il bene comune, così che, tra i suoi vari membri, si alimenta e cresce la solidarietà.

Essa, infine, serve ad unire, non a lacerare i rapporti umani, favorisce la  rappacificazione della comunità e provoca un aumento della stessa felicità dei suoi componenti.

Per ripristinare la Democrazia partecipata, dove nessuno sia escluso, noi abbiamo offerto la nostra candidatura alla guida del Comune di S. Andrea di Conza, e per queste ragioni chiediamo il consenso convinto e numeroso degli elettori.

Le finalità che ispirano la lista

 

Le linee guida del progetto politico-amministrativo che hanno sostenuto e guidato la costituzione della lista sono ispirate innanzi tutto dal bisogno di garantire l’unità e l’uguaglianza dei cittadini di Sant’Andrea, e dalla volontà di perseguire, non solo a parole,  i seguenti ideali:

1.      la giustizia sociale e l’onestà;

2.      l’efficienza e la trasparenza nella gestione della cosa pubblica;

3.      lo sviluppo culturale, sociale ed economico del paese;

4.      la legalità e la moralità nei procedimenti amministrativi.

Per realizzare ed affermare questi nobili scopi, per troppo tempo vanificati nel nostro amato paese, intendiamo privilegiare la concretezza dei fatti rispetto alla vuota demagogia delle parole.

Gli interessi personali e familiari non troveranno spazio nel nostro agire politico e nel nostro operare amministrativo se essi non saranno armonizzati negli interessi più generali: dal bene comune discende quello dei singoli, non sempre è vero il contrario.

Infine, il nostro impegno amministrativo sarà guidato da tutti i valori già espressi nella Carta dei Principi Fondamentali e posti alla base dello Statuto del Comune di Sant’Andrea di Conza del 7 ottobre 1991. 

Le tematiche selezionate e le azioni da svolgere

Dalla impostazione politica e culturale che abbiamo indicato, derivano i contenuti del nostro programma amministrativo. Esso costituisce solo un primo contributo, si arricchirà nel corso della campagna elettorale con il contributo di tutti e sarà sottoposto alla prova dei fatti, senza la pretesa di contenere la verità definitiva.

Indichiamo di seguito i principali capitoli, esposti con un ordine cronologico che ne interpreta le priorità.

1. Il lavoro, l’occupazione e la formazione

La grave situazione occupazionale, che spinge molti giovani, e non solo, a lasciare Sant’Andrea, impone che la nostra maggiore attenzione sia posta al problema occupazionale. Riguardo a questo, l’amministrazione comunale dovrà fare l’impossibile, ed utilizzare efficacemente tutti gli strumenti di cui potrà disporre allo scopo di:

·  Favorire tutte le scelte, pubbliche e private, che possano procurare un'occupazione stabile e qualificata di tutti coloro che ancora non hanno conseguito un'occupazione e, in particolare, dei giovani.

·  Promuovere la formazione professionale più avanzata, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione, legata ai bisogni reali del mercato del lavoro, ricorrendo ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

·  Assicurare il disbrigo di tutte le pratiche burocratiche necessarie per avvicinare al mercato del lavoro le persone in cerca di occupazione, specie le fasce più deboli della società.

·  Creare e sostenere contatti permanenti con la scuola per realizzare attività efficaci di alternanza scuola lavoro, promosse e sostenute sia da enti pubblici che privati, sia nel settore della produzione che dei servizi.

·  Favorire la trasformazione del Campo Sperimentale della Piana dell’Incoronata in un centro di ricerca di tipo universitario altamente specializzato nel settore dell’agricoltura, utilizzando a supporto anche i locali del Seminario Arcivescovile.

·  Dare vita ad uno strumento societario che si occuperà di investimenti, gestione del patrimonio pubblico, che può essere definita come una sorta di  Patrimoniale. Con tale strumento sarà possibile assicurare con manodopera locale la gestione dei servizi e dei lavori di manutenzione del patrimonio comunale, promuovendo la specializzazione di nuove figure professionali, sostenendo l’occupazione sul territorio e innescando un meccanismo duraturo di sviluppo economico locale.

· Migliorare la gestione, contenere i consumi e avviare la produzione di energia sia nel privato che nel pubblico. L’amministrazione darà vita ad un vero e proprio gruppo di lavoro di esperti per garantire anche a Sant’Andrea politiche di risparmio energetico con l’utilizzo di nuove tecnologie informatiche e l’introduzione di nuovi materiali, come ad esempio l’uso di tegole fotovoltaiche. Il gruppo di lavoro e di studio avrà anche il compito di valutare e proporre iniziative nell’ambito delle energie alternative nel rispetto e tutela dell’ambiente.

2.  L’agricoltura

L’agricoltura, considerata la piccola superficie del nostro Comune, appena 6,44 Kmq,  di sicuro non costituisce una grande possibilità e una vera priorità. Tuttavia, utilizzando le leggi ed i canali opportuni, essa potrà assicurare almeno la creazione di reddito aggiuntivo ed anche di occasioni di lavoro. Del resto, il piccolo sviluppo irpino degli ultimi anni è avvenuto solo grazie al rilancio di coltivazioni agricole particolari e alla produzione in quantità competitive di vini e oli di qualità. Se sapremo utilizzare nuove coltivazioni, dal peperoncino ai fagioli, come la Pro Loco ha opportunamente messo alla ribalta, potremmo rilanciare un settore altrimenti inutilizzato. In particolare, bisognerà :

·  Riattivare i canali con la Regione Campania, titolare del vivaio nel Piano dell’Incoronata  per la produzione dei prodotti biologici, in modo da valorizzare i prodotti agricoli locali, favorendo il marketing territoriale (un nuovo marchio che abbini agricoltura e turismo), creando la possibilità di impiegare manodopera locale.

·  Valorizzare quell'agricoltura capace di puntare sulla qualità non solo del prodotto, ma anche degli eventi, organizzando mostre, fiere, convegni ( come ha avviato a fare la Pro-Loco).

3.    L’artigianato

S.  Andrea non può economicamente essere chiusa in se stessa, bensì deve divenire una realtà capace di confrontarsi con lo sviluppo dinamico del territorio in cui viviamo. Nella realtà locale, l’artigianato ha rappresentato da sempre attività produttive qualificate e quindi meritevoli di trovare collaborazione e sostegno nell'amministrazione comunale. Il PIP dovrà essere reso finalmente funzionale alle esigenze dell’imprese, qualificando le imprese già presenti e spingendo tutti i proprietari di lotti PIP, ancora inutilizzati, ad investire perché ne nascano di nuove. Si dovrà effettuare un monitoraggio delle aziende industriali in attività sul territorio allo scopo di prevenire eventuali situazioni di difficoltà e di garantire tutti i possibili ausili, nei limiti della competenza comunale, alle stesse. Inoltre cercheremo di:

·  Garantire adeguati servizi e infrastrutture in modo da sostenere le realtà esistenti e favorire nuovi insediamenti.

·  Favorire incontri formativi e di aggiornamento, per cercare di far crescere una cultura artigianale e industriale, congruenti con le attività formative presenti sul territorio.

·  Cercare di favorire l'insediamento di nuove realtà che puntano su lavorazioni specializzate e di qualità, legate anche all’utilizzo delle risorse locali, come la pietra.

4.    Il Turismo

Il turismo è un settore economico nel quale Sant’Andrea di Conza ed il suo piccolo territorio possono attivare notevoli opportunità. L'attività turistica di Sant’Andrea dovrà essere organizzata nell'ambito di un progetto globale finalizzato alla promozione turistica dell’intera Alta Irpinia, di un territorio connotato e reso appetibile dalla serenità dei luoghi e dalla presenza di diverse emergenze storico ambientali che vanno da Laceno ai laghi di Monticchio, dalle Terme di Contursi all’oasi di Conza, passando per il Goleto, il santuario di San Gerardo a Materdomini, le rovine di Compsa, i castelli di Torella, Sant’Angelo, Bisaccia, Monteverde  fino a quello di Melfi: dal nostro Episcopio si domina quest’intera area.   

Le attività e gli eventi che si riusciranno a realizzare nei vari mesi dell’anno nel giardino dell’Episcopio, nei vari spazi all’aperto, fino alla ex Fornace, rappresenteranno quelle occasioni di svago che il turista dimostra di apprezzare sempre più. Si tratterà di

·  rendere disponibili, soprattutto nel nostro centro storico restaurato, alcune strutture  ricettive. Finora si è solo parlato di albergo- diffuso o di “bed & breakfast”, il nostro sforzo mirerà a realizzarli davvero!

·   rendere davvero appetibile  Sant’Andrea ai possibili visitatori del fine settimana o dei mesi estivi, sempre più bella ed attrezzata. Ecco perché particolare impegno dovrà assorbire la difesa del verde, con una riqualificazione di molte aree pietrificate, e dovranno essere curati l’arredo urbano, le strade e la viabilità interne. 

5.    Il Commercio

La maggiore evidenza della crisi attuale è data proprio dal settore del commercio: sono ormai attive pochissime botteghe e tutte sopravvivono con difficoltà. Per uscire davvero in avanti da questa situazione l’Amministrazione garantirà tutte le condizioni di contorno e un tessuto favorevole per lo sviluppo del commercio. Lo sviluppo del turismo con la valorizzazione del centro storico potrà determinare non solo un rilancio dei consumi e quindi delle attività, ma potrebbe spingere giovani ad intraprendere nuove attività nel centro storico per cui si renderà necessario  la realizzazione di un nuovo piano commerciale.

6.    La cultura e i beni culturali

La cultura è stata storicamente il fiore all’occhiello di Sant’Andrea, sin dai tempi in cui era il Seminario Arcivescovile l’unico centro di formazione del territorio, ed è servita a favorire la crescita civile dei singoli come dell’intera comunità: Sant’Andrea vanta la più alta percentuale di laureati della Provincia di Avellino!

Questo percorso di crescita è stato interrotto dalla ridotta capacità di programmazione dell’attuale amministrazione, al punto che la Regione ha potuto finanziare iniziative culturali solo per cinque Comuni della nostra Provincia ( compresi Lacedonia e Monteverde), escludendo noi!

Noi dedicheremo la gran parte delle nostre risorse per garantire un’adeguata valorizzazione di tutte le iniziative e gli eventi per i quali eravamo famosi. Così ci adopereremo per assicurare :

·      il rilancio della programmazione dell’estate e dell’inverno culturale santandreano

·      lo sviluppo definitivo del teatro dell’Episcopio

·      l’utilizzo per pubblico spettacolo della ex Fornace in tutti i mesi dell’anno.

·      la valorizzazione e messa in rete dei beni culturali esistenti, dai ruderi del Convento, all’Episcopio, al Seminario con la Chiesa di San Michele, all’intero centro storico con la Chiesa Madre, ai percorsi ambientali e storico-artistici santandreani dalla Fonte con i resti del Mulino alla Chiesa dell’Incoronata.

·      il finanziamento dei progetti di valorizzazione del teatro amatoriale e della musica come percorso formativo, attraverso tutte le risorse umane e professionali esistenti.

·      un forte sostegno nei confronti dell'associazionismo, del volontariato e delle organizzazioni non profit. Le associazioni socio-educative - Distinguere tra associazioni culturali e associazioni socio-educative, riconoscendo a queste ultime il ruolo importante nella prevenzione del disagio giovanile e garantendo loro un sostegno differenziato per l’attività ricreativo - formativa. Sostenere l’azione delle cooperative di solidarietà sociale, fornendo spazi per attività e sedi sociali.

7.    Lo stato sociale

Le condizioni degli strati sociali più deboli saranno tenute nella massima attenzione del nostro futuro agire amministrativo. Non sarà sufficiente un semplice sostegno economico, pure necessario, specie  in questi ultimi tempi di crisi finanziaria, ma si renderà necessaria una politica complessiva che significherà essenzialmente curare la realizzazione della legge 328/2000 che ha istituito i Piani sociali di zona. Il nostro PSZ ha sede a Lioni e noi avremo cura di far sentire forte la nostra voce e la nostra presenza al suo interno. 

Ecco quanti disagi possono essere curati attraverso l’azione del Piano Sociale di Zona:

·  misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito

·  misure economiche per favorire la vita autonoma a persone totalmente incapaci di compiere gli atti propri della vita quotidiana;

·   interventi di sostegno per i minori in situazioni di disagio;

·  misure di sostegno alle donne in difficoltà;

·  interventi per la piena integrazione delle persone disabili ;

·  interventi per le persone anziane e disabili per favorire la permanenza a domicilio, per l’inserimento presso famiglie, persone e strutture comunitarie di accoglienza di tipo familiare, nonché per l’accoglienza e la socializzazione presso strutture residenziali e semiresidenziali per coloro che, in ragione della elevata fragilità personale o di limitazione dell’autonomia, non siano assistibili a domicilio;

·  prestazioni integrate di tipo socio-educativo per contrastare dipendenze da droghe, alcol e farmaci, favorendo interventi di natura preventiva, di recupero e reinserimento sociale;

·  informazione e consulenza alle persone e alle famiglie per favorire la fruizione dei servizi e per promuovere iniziative di auto-aiuto.

8.    Lo sport ed il tempo libero

Lo sport, com’è noto, non è solo movimento e divertimento, ma soprattutto educazione e formazione. La pratica dello sport a Sant’Andrea ha visto in questi ultimi anni un forte aumento di partecipazione e di interesse, con il calcio al primo posto. Un obiettivo importante a cui ormai nessuna amministrazione comunale attenta può sottrarsi è proprio quello di favorire l’associazionismo sportivo dei giovani, all’interno del quale deve, come sta accadendo a Sant’Andrea, emergere una classe di animatori e formatori preparati non solo sportivamente, ma anche professionalmente. Noi assicureremo

·  la massima disponibilità nel rendere sempre agibili il campo sportivo, il campo di calcetto e del campo da tennis, con la creazione di un nuovo regolamento e l’individuazione di un custode degli impianti.

·  La collaborazione delle società nella gestione degli impianti sportivi.

·  L’individuazione di nuovi spazi per attività ludico-ricreative da realizzare e preservare anche con piccoli spazi ricreativi e di gioco distribuiti nei diversi punti all’interno di S. Andrea, onde favore momenti di aggregazione e socializzazione specie dei bambini.

9.    Il Comune

Il Comune è la casa dei cittadini e sta nella percezione del grado di apertura verso l’esterno il segno più chiaro del cambiamento auspicato.

Occorre, quindi, puntare costantemente al miglioramento dei rapporti della struttura comunale con il singolo cittadino, investendo ulteriormente nello sviluppo dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, oltre che rendere possibile l’incontro quotidiano dei cittadini con il Sindaco, la Giunta e gli stessi Consiglieri. L’amministrazione comunale, inoltre, potrà rispondere anche online a domande pubbliche e private dei cittadini su un proprio forum/blog, costituendo un’estensione dell’orario di ricevimento di sindaco, assessori, consiglieri, responsabili dei settori polizia municipale, urbanistica, ragioneria, lavori pubblici.

Possiamo indicare, seppure solo nei titoli, i seguenti progetti immediati per rinnovare la struttura del Comune, consapevoli che molte innovazioni potranno seguire solo a seguito del confronto diretto con la realtà degli uffici.

·  Riorganizzazione interna, che persegua il doppio obiettivo di maggiore flessibilità e trasparenza, e minore burocrazia, in un’ottica di economicità, efficienza ed efficacia.

·  Attenzione ed esame dei servizi all’ambiente, dalla raccolta differenziata (ben organizzata ma da potenziare ulteriormente) al settore fognature e depurazione per il completamento del ciclo acqua.

·  Verifica del grado di adeguatezza del progetto informatico, affinché allarghi i propri orizzonti, allacciando anche più strette collaborazioni in rete con la Provincia e con gli altri Comuni, promuovendo il potenziamento del sito web comunale e la circolazione di informazioni in formato digitale. Infatti, attraverso la digitalizzazione possano essere resi pubblici tutti i documenti comunali che possono essere di pubblica utilità, con protezione dei soli dati soggetti a tutela della privacy.

·  Presa d’ atto della progressiva ed inesorabile riduzione dei flussi di finanziamento, contro cui il Comune dovrà adoperarsi per sviluppare un’adeguata politica di equilibrio finanziario, attraverso un’ottimizzazione degli investimenti e dei costi e la razionalizzazione della politica tributaria.

·  Ricerca dell’efficienza nella macchina pubblica insieme alla valutazione di nuove e più moderne soluzioni per il finanziamento di opere pubbliche.

·  Individuazione di una forma idonea che consenta la gestione comune di alcuni servizi comunali tra i Comuni limitrofi.

·  Adozione del nuovo Piano Regolatore Generale con relativo Regolamento

·  risanamento idrogeologico del territorio sottostante il centro abitato

Il metodo di governo

La lista che si è candidata a realizzare questo programma poggia sull’idea che il rinnovamento delle persone che incarnano la politica sia un bene in sé. Questo, ovviamente, non implica che l’esperienza amministrativa, conseguita, nel tempo, da tanti uomini e donne, anche a Sant’Andrea, sia da sottovalutare. Al contrario, si tratta di capire in quali modalità bisogna farne uso.

Infatti, l’idea del rinnovamento, che si concretizza sia con la figura di un capolista giovane ed  alla sua prima esperienza amministrativa, e sia con una squadra di età media sui 40 anni, è stata talmente convincente ed entusiasmante da rendere disponibili almeno il doppio di candidati. Tenuto conto di tutti gli adulti, esperti di amministrazione, che ci sostengono dall’esterno, si può ben dire che questa lista ne contiene almeno tre.

Considerato, inoltre,  che dei dodici candidati consiglieri quattro non potranno essere eletti, si comprende che c’è bisogno di creare e garantire meccanismi di partecipazione, anche inediti, capaci di valorizzare tutte le competenze disponibili.   

Questo significherà lavorare per settori di lavoro specifici, coordinati dagli Assessori e dai Consiglieri, compresi i quattro candidati che non saranno eletti.

Oltre a ciò, saranno messi in campo nuovi strumenti di partecipazione, come le assemblee pubbliche e l’ascolto di portatori di interessi specifici, oltre a confermate l’esistenza delle Commissioni Istituzionali e non, da quella per la Biblioteca a quella per la Cultura.

Sarà assicurata ampia disponibilità del Sindaco e degli assessori per incontrare la gente, atteggiamento che non ha caratterizzato per nulla il precedente mandato. Anche il sito Internet del Comune contribuirà a far incontrare elettori ed eletti, trasformandosi in una “piazza virtuale” dove si discuta delle problematiche di S. Andrea di Conza, ospitando forum di confronto, proposte e iniziative da parte dei cittadini.

Noi, quindi, siamo per una democrazia sostanziale.

In una tale democrazia, non contano tanto la quantità di cose che si realizzano, ma il processo attraverso cui esse si scelgono e le modalità con cui si portano avanti, fino alla loro conclusione. Sbagliare è sempre possibile, ma una democrazia autoritaria nega l’errore, una partecipata lo riconosce e lo supera.

Se questo accade, la comunità intera si riconosce e si sostiene ed è capace di vincere anche le sfide che i prossimi tempi ci presenteranno soprattutto se vogliamo guardare con fiducia al futuro in una dimensione non campanilistica ma europea. 

 

QUESTE SONO ALCUNE DELLE PROPOSTE CHE LA LISTA “ INSIEME PER CAMBIARE ” OFFRE ALLA CITTADINANZA COME BASE PER UNA DISCUSSIONE CHE SI INTENDE AVVIARE CON TUTTA LA COMUNITA’ DI SANT’ANDREA DI CONZA.

CI AUGURIAMO CHE IL CONFRONTO CON I CITTADINI POSSA MIGLIORARE QUESTO PROGRAMMA.

 

Counter 25-01-2005
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