CONVEGNO GIOVANILE

28/03/2009  (AULA CONSILIARE) Tutti gli interventi

 

CIGNARELLA ANDRES: Stare tutti insieme indipendentemente dalle divisioni politiche è quello che è mancato in questi anni. Volere il bene del nostro Paese senza puntare il dito contro qualcuno; cercare di vedere e capire quello che è stato fatto o non è stato fatto e poi ricominciare.

I manifesti esprimono la volontà di riunire i giovani per cercare di capire cosa vogliono, individuare le idee per lo sviluppo del nostro Paese. Dalle idee che emergeranno faremo un documento programmatico che sarà base di un gruppo di ragazzi che si vogliono proporre (non tutti hanno la capacità di proporsi perché ci sono vincoli lavorativi e vincoli delle famiglie).

Piccole idee, come la “Festa della Primavera”, che possano coinvolgere le persone periodicamente  a della piccole cose; perché è dalle piccole cose che una realtà diventa grande ed è possibile far rinascere il nostro Paese.

FRINO ANDREA: La convergenza è importante per costruire. Per andare avanti bisogna avere unità di pensiero e voglia di fare insieme. Divisioni causate da interessi partitici e personali sono cose viste nella vecchia politica santandreana  e a cui non vogliamo più assistere. Le nuove generazioni, che rappresentano il ricambio e la novità, hanno il compito di costruire il futuro.

Le idee dei giovani sono importanti per il cambiamento. Lo dimostra il fatto che siamo più flessibili ed elastici per far fronte alla difficile situazione lavorativa tipica dei nostri tempi.

IANNICELLI GERARDO: A Sant’Andrea mancano le sezioni.

DRAGONE ANTONELLA: I tempi sono cambiati; nel passato chiunque si identificava in un preciso partito politico diversamente da oggi.

ZARRA GERARDO: Chi andrà a governare le prossime amministrative avrà già le proposte da parte dei giovani; perché fare adesso la convention e preparala per colui che andrà a governare il Paese?

La cosa che manca a Sant’Andrea è il lavoro.

Siamo pochi giovani e anche divisi.

LAMANNA FRANCO: Se si è arrivati a questo è dovuto alle precedenti amministrazioni.

ARTURO DANIELE: Se si cercano responsabilità è perché c’è un responsabile, si cerca di dare la colpa a qualcuno. Bisogna invece essere propositivi, avanzare delle idee per il futuro.

BELLINO VITALE: Si deve analizzare il contesto e le situazioni di partenza per avanzare delle proposte. (ES: Piscina).

ARTURO DANIELE: Le idee sicuramente ci sono ma devono essere sostenute con finanziamenti e fondi europei o comunitari; inoltre serve l’aiuto per realizzarle.

VESPUCCI ANTONIO: Ringrazio i giovani per aver organizzato questo momento d’incontro. Siamo poco abituati a parlare e a fare lavoro di gruppo. Le parole presuppongono fatti.

Frase:”Non sempre tutto in un momento storico è sempre nella nostre mani”(A. Moro); voi tutti che vi dichiarate giovani,  secondo il mio parere, avete ragione……

Se si è consapevoli del tempo storico si può analizzare il presente. Bisogna accettare le sfide.

Parola chiave: “Fatalismo”.

Consiglio ai giovani di fare politica con il cuore.

CIGNARELLA ANDRES: Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e cambiare Sant’Andrea adesso.

LAMANNA FRANCO: Come giovani non dobbiamo essere legati a un partito ma fare il bene del Paese. Il nostro è un Paese morto, dormiente (non c’è un punto d’incontro, non ci sono attrezzature locali, una struttura d’incontro) [STRUTTURA].

Se una persona ha un’idea la deve mettere a servizio della comunità a prescindere da vincoli familiari o lavorativi. La finalità è di porsi in maniera alternativa rispetto a chi ci ha amministrato fino ad oggi. Chi è il colpevole dell’attuale situazione? L’amministrazione.

DRAGONE ANTONELLA: Manca la collaborazione. Se non ci sono sezioni politiche è perché non c’è voglia di fare qualcosa. E’ l’idea del confronto che manca.

LAMANNA FRANCO: A Sant’Andrea si fa ordinaria amministrazione. Si dovrebbe fare straordinaria amministrazione. Non abbiamo nulla da imparare da chi ci ha amministrato fino ad ora. Colpevole dell’attuale stato disastroso è la vecchia amministrazione. I giovani hanno idee molto più forti perché possono dare un contributo che può essere propositivo per lo sviluppo a Sant’Andrea.

ANDREONE MICHELE: Ipotesi di sviluppo. Quale?

LAMANNA FRANCO: Le idee di sviluppo vanno coltivate. Convergere in maniera apartitica, poiché se sei di un partito dai conto solo al partito. Dobbiamo staccarci dai partiti e dai “colori”.

ZARRA GERARDO: Da questo incontro mi aspetto una proposta per far crescere la comunità.

ARTURO DANIELE: Ben vengano proposte se sono trasversali e di sviluppo per la comunità e non per la politica.

CIGNARELLA VITALE: Proposta concreta potrebbe essere il 118  a Sant’Andrea.

CIGNARELLA ANDRES: Bisogna cambiare; quello che serve è il ricambio generazionale. Proporre delle idee è il presupposto di stasera. Fondamentale è raccogliere idee ed avanzare proposte. Dalla gente, dal basso, si può iniziare a costruire, soprattutto in una piccola comunità come la nostra.

VALLARIO PASQUALE: Il Paese aspetta una scintilla. Si deve individuare una persona qui presente che ci rappresenti tutti, che ascolti le idee di tutti.

VESPUCCI GERARDO: Voglio dare il mio contributo e dirvi che ho molta fiducia in voi. Si deve trovare una soluzione radicale, altrimenti troveremo solo una soluzione di accomodamento che non cambia nulla.

Creare una politica “nuova” da parte dei giovani: è il metodo che bisogna trovare e il metodo è quello d’individuare i problemi e per ogni problema creare un gruppo di lavoro. Trovare soluzioni ai problemi presuppone che anche io, che non starò in lista, possa lavorare e darvi una mano nella programmazione del lavoro. Stasera deve venir fuori l’apertura di un tavolo di trattative dei giovani. Dobbiamo lavorare insieme, con la collaborazione e i consigli degli “anziani” anche se appartenenti a diversi partiti. Noi “anziani” da parte, voi giovani a lavorare; noi dietro di voi.

DI GIANNI MARIA: In questa sede siamo apolitici. I giovani da soli non ce la possono fare. C’è bisogno di una “figura nuova”, istruita, capace di prendere in mano la situazione di una amministrazione decennale fallimentare. Non bisogna puntare il dito contro qualcuno. Colpevoli non sono solo i “vecchi” ma tutti coloro che non hanno fatto nulla per cambiare. Dobbiamo azzerare tutto e ricominciare.

(Ringraziamento ai giovani di Forza Italia).

GAUDIOSI LUIGI: Il comune deve investire sui giovani e non solo sulle strutture pubbliche.

PETOIA ANTONIO: Noi giovani non dobbiamo fare l’errore del concetto del vecchio del rinnovamento. Rispetto alle amministrazioni precedenti oggi voltiamo pagina, però ciò non significa che una persona di 70 anni non possa entrare nella discussione in gioco nel portare avanti un progetto a  Sant’Andrea.

Un’analisi di ciò che è presente sul territorio è fondamentale per capire come impostare lo sviluppo (artigianato, commercio, lavorazione della pietra). Creare un piano di sviluppo  per le PMI che purtroppo per anni sono state abbandonate al proprio destino senza nessuna sinergia con le istituzioni.

Ci sono problemi enormi di cui non si parla. Problema collettivo: tra qualche anno non ci sarà più la scuola elementare, questo perché le scelte politiche fatte in altri tempi non hanno consentito di organizzare in sinergia con i comuni limitrofi una pianificazione dell’istruzione a livello locale. È prevalso l’isolamento anche rispetto agli altri comuni (Conza è andato con Lioni, Sant’Andrea con Andretta). Il problema è quindi anche da un punto di vista geografico di omogeneità dell’area; noi con Andretta non abbiamo molti rapporti a causa delle distanze che ci separano.

La scelta obbligata è lasciare Sant’Andrea.

Analizzare le amministrazioni: non ci siamo preoccupati di come razionalizzare la spesa.

Consorziati: Se non si riesce a creare una “rete” con i comuni limitrofi,da un punto di vista culturale, industriale e sociale, non si potrà mai attingere ai finanziamenti che partono già dal 2007 al 2013 (e noi abbiamo già perso 10 anni di finanziamenti, dal 95 al 2006). I progetti vanno fatti anche insieme ad altri comuni; con i comuni limitrofi bisogna collaborare.

Abbiamo una miriade di strutture pubbliche nel nostro Paese (casa dell’eca , fornace, ex municipio, 2 scuole elementari, seminario). Capire in che modo utilizzare queste strutture e renderle attive, capire se vogliamo darle in gestione in forma associata o continuare a fare una continua manutenzione per non farle crollare e comunque pagare bollette, gas, luce, senza mai creare la vera economia del nostro comune . Questi sono i problemi su cui bisogna ragionare. Attivare queste strutture significa farlo in tanti modi: creare centri anziani, sala conferenza, eccetera. Farlo insieme, dal basso, in modo partecipato ci dà la possibilità di raccogliere le idee di tutti per formare un programma. Un programma che deve coinvolgere tutti: destra, sinistra e centro. Un progetto da realizzare insieme.

CIGNARELLA ANDRES: Nella precedente amministrazione, bene o male, comunque qualcosa è stata fatta.

ANDREONE MICHELE: Amministrare non è facile, richiede competenze; bisogna interagire con diverse professionalità per programmare in modo efficace.

Per garantire la partecipazione al dibattito politico-amministrativo gli incontri devono essere organizzati nei giorni non lavorativi. L’obiettivo deve essere quello di costruire un programma attendibile e serio per il territorio.

Un’altra difficoltà è la comunicazione, cioè far circolare i progetti all’esterno: si deve rendere noto quello che si va a produrre con gli atti amministrativi (apertura  verso la collettività). Il sindaco deve essere di tutti, non di pochi.

Usciamo da un disastro amministrativo e ripartire è possibile con pazienza, capacità e tanta voglia di lavorare.

I tavoli di concertazione a Sant’Andrea non esistono perché l’amministrazione non è stata presente. La nostra comunità ai tavoli di concertazione è assente. Insieme si può guardare al futuro.

BELLINO MICHELE: Vi invito a fare una lista tra voi, senza appoggi, senza nessuno, perché c’è il rischio di fregature da entrambi le parti.

CAMERLINGO ERBERTO: Il confronto è importante. È il momento di voltare pagina: collocare Sant’Andrea all’interno di un percorso di sviluppo economico, turistico ma soprattutto di carattere culturale (l’estate ricreativa è stata trascinata avanti). C’è tanto da fare.

La sfida importante che lancio questa sera è  che nasca un nuovo progetto dal confronto di quelle che sono le nostre idee. La provocazione è: quanti di noi vogliono assumersi la responsabilità? Condividere un progetto ma soprattutto partecipare, non solo nella fase elettorale ma anche in quella amministrativa, non è facile.

Con grande impegno e grandi competenze si può andare oltre. Assumersi responsabilità, voglia di fare, condividere, partecipare ad un progetto, questi sono i presupposti per riuscire.

Di fronte a risorse scarse è difficile amministrare.

BELLINO VITALE: Museo etnografico.

ARTURO DANIELE: Proposta  di modifica dello statuto per l’utilizzo della fornace.

SESSA MICHELE: Uno spirito di progettualità consiste nell’analizzare quello che c’è e come si è evoluto in questi tempi. Si deve avere un obiettivo che adesso non c’è.

VALLARIO PASQUALE: (ribatte) L’obiettivo è far rinascere il Paese.

ARTURO DANIELE: Gli strumenti ci sono (pro loco, associazioni…) e ci sono anche i fondi. Quello che serve è una buona amministrazione che si guardi intorno e prenda questi fondi dove ci sono, orientando chi ha voglia di fare.

CIAGLIA ANTONIO: Obiettivo è l’interesse per Sant’Andrea .Ben venga un gruppo giovane che vuole raggiungere questo obiettivo.

CIANCI ALBA: Questa è sicuramente una riunione politica perché quando ci si confronta si cresce ed è importante e fondamentale per tutti. Spero che si formi una compagine trasversale che riesca a risvegliare il Paese. Il paese non è morto, se si dice che è morto significa che si è persa una speranza fondamentale.

Tutte le idee espresse sono valide purché alla fine si concretizzino. Sono importanti i canali, sono fondamentali le aperture. Però mi auguro che chiunque arrivi ad amministrare questo Paese si apra non solo verso la collettività ma anche al di là dello stretto territorio santandreano, provinciale, regionale, comunitario.

CIGNARELLA ANDRES: Gli interventi saranno pubblicati su Internet......Questo è già un fatto(Andres)

 
 
 

 

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