Sant'Andrea di Conza 5 Novembre 2024. Oggi a grande richiesta cerchiamo di fare luce su unA Triste Pagina della nostra storia: La vendita della nostra acqua all'alto calore servizi.
Si racconta in paese che fu l'allora amministrazione Iannicelli che verso la fine degli anni 50 cedette la nostra rete idrica all'Alto calore senza un apparente motivo. Tutto sembrava bene, ma quando i nostri concittadini si videro arrivare delle bollette stratosferiche scoppiò la rivoluzione. La nostra acqua svenduta per chissà che cosa? Quale complotto ci fù dell'allora sindaco Iannicelli? Dopo varie ricerche storiche, abbiamo preso dei passaggi dal Libro del Prof. G. Mastrodomenico: democrazia e Partecipazione a Santandrea, il quale ci risponde in parte alle mille domande.
 Prof: Al sindaco Malanga ed ai suoi assessori va riconosciuto il merito di aver combattuto con vigore e, risolto in modo ottimale il contenzioso tra L'alto calore e la popolazione di Santandrea. Dopo varie lotte e ricorsi, l'amministrazione deliberò l'immediato recesso di Sant'Andrea dal consorzio alto calore. Ma dopo un mese l'alto calore deliberò di concedere gratis ai santandreani un ettolitro di acqua al giorno pari a 9 m.c. al mese, e questo perchè l'acquedotto di santandrea è alimentato a gravità ed esclusivamente da sorgenti locali.  Ma passato il governo Malanga l'alto calore non ha mai mantenuto quelle promesse, ne tantomeno abbiamo visto quei politici dell'allora sinistra paesana "così tanto venerati" spendere una parola contro questo consorzio di Papponaggine. Onore al sindaco Malanga ed ai suoi assessori
   
 
 
     
    A.F.
     
     
     
     
     

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