S.ANDREA DI CONZA E I CAVALIERI D’IRPINIA Le crociate Siamo nei primi decenni del settimo secolo e
l’Islam così come fiori dal
deserto così dal deserto si
diffuse ,come un turbine si
propagò , travolgendo
tutto e tutti
e come un fiume in piena
si espanse con un
movimento di conquista che
cominciò nell’anno
635
inglobando e
destabilizzando popoli , culture e religioni
e civiltà millenarie che
incominciando dalla
Siria si addentrò nei
territori della Palestina ,
Persia , Armenia , Mesopotamia , Egitto , Tunisia, e
Magreb fino ad arrivare
in Spagna e parte di
Bisanzio,
terre fino ad allora di
maggioranza ebraico- cristiana. Nel 638 cadde la Città Santa di
Gerusalemme ,Costantinopoli nel 711 , poi ,
la Spagna e il
Portogallo, che invasero dopo
aver attraversato lo stretto di Gibilterra
arrivando
fino al Santuario di Compostela
che venne saccheggiato e
depredato. Attraversarono i
Pirenei nel 721 e invasero
la Francia. Nell’827 toccò alla
Sicilia , poi salendo a
mano a mano la penisola
Italiana presero Bari; “ <<
Solo quando Gerusalemme fu presa nel 1070 da parte dei Turchi che le cose cambiarono: << Perche i nuovi arrivati non compresero lo spirito locale, e violarono gli edifici sacri delle altre religioni e crearono disagi e sofferenze ai pellegrini>>: ed e’ cosi che la riscossa cristiana non si fece attendere e le grida di dolore che si levarono da quei luoghi santi non tardarono ad arrivare in Occidente. In questo sconfortante e drammatico periodo della storia della Cristianità’ Medio Orientale e Occidentale , il 12 03 1088, il cardinale Ottone de Largery sali al soglio pontificio con il nome di Urbano II, il quale non dimenticò, quel giorno del 18 novembre del 1084 a Clermond Ferrand che in un concilio , da lui presieduto come cardinale, si aprirono i lavori con le notizie dei massacri subiti ai danni di pellegrini che si recavano al Santo Sepolcro e cosi da cardinale prima e da Papa dopo , viste le richieste d’aiuto e gli appelli che arrivarono dal medio oriente e vista l’aggravarsi della situazione consigliò di accelerare gli eventi organizzando, personalmente , una spedizione” armata “in Terrasanta. L’ appello, molto accorato ,il Papa ,lo fece nella Cattedrale di Clermont in Francia nel 1095 che lo indirizzò ai regnanti europei dell’Occidente spronandoli a partire e a porsi in marcia verso Oriente. Il primo che accettò l’invito fu’ il conte di Lorena Goffredo di Buglione , al quale gli fu’ affidata la guida di questa grande spedizione che fece, accompagnato , oltre che, con alcuni nobili del nord Italia ,che con nobili francesi .Dall’Italia meridionale partecipo ’ Boemondo D’Altavilla , Principe di Taranto e il nipote Tancredi , re di Sicilia,al comando dei cavalieri normanni. Gli inglesi parteciparono partendo poi via mare. L’organizzazione logistica fu’ approntata e messa in opera nel sud Italia, qualche anno prima della partenza, che ormai sgomberata dagli ultimi musulmani da parte dei normanni divenne la rampa di lancio verso la terra santa e nel sud Italia il Papa scese personalmente ; fu’ a Melfi e a Bari nel 1089, nel 1093 fu’ a Troia poi ad Conza , che divenne una delle sedi amministrative ed economiche e soprattutto una delle tesorerie della spedizione che ebbe come luogo di riferimento il palazzo baronale di” S. Andrea “. A dimostrazione di questo :<<Ruggiero di Balvano nel Dicembre 1199 effettuò un prestito al monastero di Montevergine, al quale l’imperatore Enrico VI aveva imposto un “magnum adiutorium” a seguito della generale colletta ordinata il 6 Dicembre a Capua per finanziare una crociata ,ed al quale il cancelliere Marcovaldo d’Anweiler, che era stato incaricato della riscossione ,insieme al conte ,aveva estorto un “magnum thesaurus”>>.Poi fu’ ad Acerenza , Forenza ,Potenza , Cosenza ma fu’ soprattutto a Melfi nel terzo Concilio del 1089 che con l’aiuto del duca normanno Ruggero riuscì a rafforzare la centralità della Chiesa latina in tutto il mezzogiorno e si riappacificò con Bisanzio,poi per la prima volta lontano da Roma ,si stabilirono le nuove regole per l’elezione del papa e ancora più sorprendentemente vennero gettate le basi organizzative della prima crociata della storia ,in terra santa ,definitivamente promulgata sei anni dopo,al Concilio di Clermont nel 1095 al grido “Dio lo vuole” direttamente dal Papa Urbano II ed e’ sempre qui a Melfi che in questa grande spedizione militare che i principi, cavalieri e conti Normanni delle contee limitrofe a Melfi vedi Conza , Acerenza Trevico , Montella , Bisaccia , Lacedonia , Quaglietta e cosi via discorrendo che il Papa li esortò affinchè partecipassero sia personalmente che materialmente alla organizzazione e all’attuazione della prima crociata e di quelle successive,e di dare successivamente via libera alle truppe crociate che di li a poco sarebbero passate,nelle loro terre, prima di arrivare per Melfi visto che la città era attraversata da una strada obbligata che serviva per raggiungere i porti di Bari e Brindisi e di li imbarcarsi per raggiungere il porto di Durazzo, sbarcare, per poi ricongiungersi , con le altre truppe venute dai Balcani , a Costantinopoli , e poi proseguire unite ,via terra, fino a Gerusalemme. Inoltre sempre a Melfi il Papa pregò il re affinchè le milizie crociate giunte dal resto d’Italia, fossero smistate nel castello prima di partire per la terra santa . Ruggero accettò , ma tutto questo , per il Papa, ebbe un costo e in cambio il Ruggero chiese la riconferma dal Papa come duca di Puglia e di Calabria e via libera alla conquista della Sicilia cosa che avvenne nel 1098 trasferendo poi la capitale da Melfi a Palermo. A Melfi insieme all’alta nobiltà normanna , a tenere testa al Papa e a re Ruggero ,ci fu anche il Conte di Conza che diede il consenso suo e dei suoi vassalli, alla partecipazione di questa grande spedizione che di li a poco sarebbe passato attraverso i confini della sua contea cosi che anche loro avrebbero dato un contributo alla riscossa cristiana . In cambio il conte insieme a tutti gli altri nobili chiesero al Papa di poter portare in patria, alla fine delle ostilità, parte dei bottini di guerra ; il papa acconsenti. Ai tempi della prima crociata Conza partecipò con il conte Dudone di Costantinopoli ,figlio del conte di Chiny , che proveniva dal villaggio di Cons -la Ville della provincia francese de le Comps e che era imparentato con il conte Arnold di Calabria e con Ugo dei Pagani , quest’ultimo diventò poi il primo Grande Maestro e fondatore dei cavalieri templari .: << Il conte di Conza Dudone partecipò alla prima crociata per liberare il sepolcro di Cristo inviando un nutrito contingente di fanti e cavalieri .Il conte era amico di Boemondo , figlio del Guiscardo e partecipò anche alle successive infauste crociate per la liberazione dei luoghi santi dal dominio dei Turchi >>”. POESIA Ed e’ anche qui ,al castello di Mefi che arrivo Ugo di Pagani per coordinare con il conte Dudone i contingenti che partirono per l ‘Oriente ed insieme a Goffredo di Buglione conquistarono Gerusalemme . Ricciardiello Andrea..... Nella foto un documento storico dove si evince che la Splendida "Compsa" manda circa 200 cavalieri per la Crociata.. |
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