sant andrea di conzaSant'Andrea Di Conza
SANT'ANDREA DI CONZA
 
 

 

S.ANDREA DI CONZA E I CAVALIERI D’IRPINIA

Le crociate

Siamo nei primi decenni del settimo secolo e l’Islam così come  fiori dal deserto così  dal deserto si diffuse  ,come un turbine si  propagò ,  travolgendo  tutto e tutti  e  come un fiume in piena  si espanse  con un movimento di conquista che  cominciò  nell’anno  635  inglobando  e destabilizzando popoli , culture e religioni  e civiltà millenarie che  incominciando dalla  Siria si addentrò  nei  territori della Palestina , Persia , Armenia , Mesopotamia , Egitto , Tunisia, e  Magreb   fino ad arrivare in Spagna  e parte di  Bisanzio,   terre  fino ad allora di maggioranza ebraico- cristiana. Nel 638 cadde la Città Santa di Gerusalemme ,Costantinopoli nel 711 , poi ,   la Spagna  e il Portogallo, che invasero  dopo aver attraversato lo stretto di Gibilterra  arrivando  fino al Santuario di Compostela che  venne saccheggiato e depredato. Attraversarono  i  Pirenei nel 721 e  invasero la Francia. Nell’827  toccò alla Sicilia ,  poi salendo a mano a mano la penisola  Italiana   presero Bari; “ << I Saraceni , apprestandosi a Salerno ed invadendo  la parte occidentale della Lucania , distrussero le due terre di S. Pietro a Piegara   e S. Varva  , la prima a sud est e l’altra al nord  di Muro e Castelgrande . In quella epoca appunto i Saraceni ,che muovevano ad orde dall’Africa e dalla Sicilia,furono ,  più dei Goti e dei Vandali , i veri devastatori delle Calabrie , delle Puglie e della  Lucania. Essi annientarono gli avanzi del mondo antico ed incendiando i monisteri  , molti tesori dell’antichità  furono per sempre perduti.  Gli abitanti che potettero scampare dalla strage, dagli incendi e dal saccheggio di S. Pietro e S. Varva , furono  difesi  e protetti dalla fortezza di Castellomagno , e cosi il territorio dei due paesi distrutti divenne comune ai  muresi  e castelgrandesi , che simultaneamente corsero ad occuparlo.>>    I Cristiani  chiamavano   Saraceni gli Arabi musulmani della zona mediterranea .  E di li  poi  presero  tutti i vari punti strategici  dell’Italia  Meridionale compreso la fortezza di Conza ; l’attuale Pescopagano;  quella di Lioni in località Oppido,  e quella di S .Andrea  in località Oppidum  S.Andrea  . Poi  nel 846 tocco a  Roma  che  fu messa a ferro e fuoco  e poi con gli stessi riguardi colpirono Torino, la Svizzera ove saccheggiarono  alcune delle  più  importanti abbazie  tra cui il monastero di San Gallo nel 972 e nello stesso anno catturarono l’abate di Cluny,San  Maiolo.  Ormai l’Occidente era invasa da un clima di terrore ,che oltre da terra, arrivava dal mare  che a causa dei Saraceni che infestavano il Mediterraneo  lo resero difficile e pericoloso da navigare.  Contro i Saraceni gli abitanti dell’Appennino escogitarono una difesa che teneva conto delle difformità del territorio  che consisteva  nel controllare vie e valichi  mediante  alte torri di avvistamento nelle quali stazionavano militi armati che avevano il compito di dare l’allarme,celermente, dando tutto il tempo alla popolazione di abbandonare le campagne e i villaggi  portandosi dietro cose e animali  verso le  montagne.A S. Andrea si può ancora vedere parte di una torre  di avvistamento,   di un antico fortino , che fino agli anni 20 dello scorso secolo raggiungeva un altezza di 12 metri . Conza subi un attacco dai predoni nel ‘ 865 guidati dal sanguinario Sawdan che aveva  la base a Bari e che fonti medioevali lo descrivono come uno che sgozzava non meno di 50 cristiani al giorno  banchettando sulle pile dei cadaveri bevendo dai calici d’oro rubati nelle chiese. Dopo quaranta giorni di assedio non riuscendo ad espugnarla abbandonarono la città .  DA quando l’Islam nacque fino all’11secolo l’Occidente  ed il Medio Oriente ebbero   varie ondate  di  invasione armata  da parte del mondo arabo  che costrinsero i cristiani presenti nelle zone occupate a subire ,alternativamente,sia  a periodi di relativa   calma che  a periodi  con   manifestazioni  di   vari tipi di persecuzioni;  crocifissioni,decapitazioni,impiccagioni , impalamenti , stupri ed altro a discapito di uomini, donne ,bambini, religiosi  e soprattutto di minoranze religiose ; e in maggior modo citiamo Siviglia,Barcellona,Toledo,in  Spagna;Taormina,Montecassino,Torino,Siracusa ,Salerno   in Italia ma e’ all’ inizio del  11 sec. con l’arrivo in Terra  Santa dei Turchi selgiuchidi, che venivano da Oriente e convertitisi all’Islam , che   ci fu una escalation di queste manifestazioni di terrore e soprattutto di distruzioni  e saccheggi dei luoghi Sacri  , tipo la Chiesa del Santo Sepolcro  la quale distruzione avvenne nel 1009 da parte del califfo fatimita al - Hakim e la soppressione di  oltre3000 fra  chiese e cappelle.

Solo quando Gerusalemme fu presa nel 1070 da parte dei Turchi  che le cose cambiarono: << Perche i nuovi arrivati non compresero lo spirito locale, e violarono gli edifici sacri delle altre religioni e crearono disagi e sofferenze ai pellegrini>>: ed e’ cosi che   la riscossa cristiana non si fece attendere e le grida di dolore che si levarono da quei luoghi santi non tardarono ad arrivare in Occidente.

 In questo sconfortante e drammatico periodo della storia della Cristianità’  Medio Orientale  e  Occidentale  

, il 12 03 1088,  il cardinale Ottone de Largery  sali al soglio pontificio con il nome di Urbano II, il quale  non dimenticò, quel giorno del 18 novembre del 1084 a  Clermond  Ferrand   che in  un concilio , da lui presieduto come cardinale, si aprirono i lavori con le notizie dei massacri subiti ai danni di pellegrini che si recavano al Santo Sepolcro   e cosi da cardinale prima e da Papa dopo , viste le richieste d’aiuto e gli appelli che arrivarono dal medio oriente e vista   l’aggravarsi della situazione consigliò di accelerare gli eventi organizzando, personalmente , una spedizione” armata “in Terrasanta. L’ appello, molto accorato ,il Papa ,lo fece nella Cattedrale di Clermont in Francia  nel 1095 che lo  indirizzò ai regnanti europei  dell’Occidente  spronandoli  a  partire e  a porsi in marcia verso Oriente.  Il primo  che accettò   l’invito fu’  il conte di Lorena Goffredo di  Buglione  , al quale  gli fu’ affidata la guida di questa grande spedizione che  fece, accompagnato  , oltre che,  con alcuni nobili  del nord Italia ,che  con  nobili francesi .Dall’Italia  meridionale  partecipo ’ Boemondo  D’Altavilla , Principe di Taranto e il nipote Tancredi , re di Sicilia,al comando dei cavalieri normanni. Gli inglesi  parteciparono partendo poi via mare. L’organizzazione logistica  fu’ approntata e messa in opera nel sud Italia, qualche anno prima della partenza, che ormai sgomberata dagli ultimi musulmani da parte dei normanni divenne la rampa di lancio verso la terra santa e nel sud Italia il Papa scese personalmente ; fu’ a Melfi e a Bari nel 1089, nel 1093 fu’ a Troia poi ad   Conza , che divenne  una delle sedi amministrative ed economiche  e soprattutto  una delle tesorerie  della spedizione che ebbe come  luogo di  riferimento il palazzo baronale di” S. Andrea  “. A dimostrazione di questo :<<Ruggiero di Balvano nel Dicembre 1199 effettuò un prestito al monastero di Montevergine, al quale l’imperatore Enrico VI aveva imposto un “magnum adiutorium” a seguito della generale colletta ordinata il 6 Dicembre a Capua per finanziare una crociata ,ed al quale il cancelliere Marcovaldo d’Anweiler, che era stato incaricato della riscossione ,insieme al conte ,aveva estorto un “magnum thesaurus”>>.Poi    fu’ ad   Acerenza   , Forenza  ,Potenza   , Cosenza ma fu’    soprattutto   a Melfi nel terzo Concilio del 1089 che con l’aiuto del duca normanno Ruggero   riuscì a  rafforzare  la  centralità  della Chiesa  latina in tutto il mezzogiorno e si  riappacificò con Bisanzio,poi per la prima volta lontano da Roma ,si stabilirono le nuove regole per l’elezione del papa e  ancora più sorprendentemente  vennero gettate  le basi organizzative della prima crociata della storia ,in terra santa ,definitivamente promulgata  sei anni dopo,al Concilio di Clermont nel 1095 al grido “Dio lo vuole” direttamente dal Papa Urbano II ed e’ sempre qui a Melfi che in questa grande spedizione militare che i principi, cavalieri e conti Normanni  delle contee limitrofe a Melfi vedi Conza  , Acerenza  Trevico  ,  Montella  , Bisaccia , Lacedonia  , Quaglietta  e cosi via discorrendo  che il Papa li esortò  affinchè   partecipassero  sia  personalmente che materialmente   alla organizzazione e all’attuazione della prima crociata  e di  quelle successive,e  di dare successivamente via libera   alle truppe crociate che di li a poco sarebbero passate,nelle loro terre,  prima di arrivare per   Melfi visto che la città era  attraversata da una strada  obbligata che serviva  per  raggiungere    i porti di Bari e Brindisi  e di  li imbarcarsi per raggiungere il   porto di   Durazzo, sbarcare, per  poi   ricongiungersi ,  con le altre truppe venute dai  Balcani , a Costantinopoli , e  poi  proseguire unite ,via terra, fino a Gerusalemme.  Inoltre sempre a Melfi il Papa pregò  il re  affinchè  le milizie crociate giunte dal resto d’Italia,  fossero smistate nel castello    prima di partire per la terra santa   .   Ruggero accettò , ma  tutto questo  , per il Papa, ebbe un costo  e in cambio il  Ruggero  chiese la riconferma dal Papa come  duca di Puglia  e di Calabria e via libera  alla conquista della Sicilia  cosa che avvenne  nel 1098 trasferendo  poi  la capitale  da Melfi a Palermo.   A  Melfi  insieme all’alta nobiltà normanna , a tenere testa al Papa  e a re Ruggero ,ci fu anche il Conte di Conza  che  diede  il consenso suo e dei suoi vassalli, alla partecipazione  di questa   grande spedizione che di li a poco sarebbe passato  attraverso i  confini  della sua contea cosi che anche loro   avrebbero  dato un contributo alla riscossa cristiana . In cambio il conte insieme a tutti gli altri nobili  chiesero al Papa di poter portare in patria, alla fine delle ostilità, parte dei bottini di guerra  ; il papa acconsenti.  Ai tempi della prima crociata Conza  partecipò con il  conte   Dudone   di Costantinopoli ,figlio del conte di Chiny , che proveniva dal villaggio di Cons -la Ville  della provincia francese de le Comps e che era imparentato con il conte Arnold  di Calabria e  con Ugo dei Pagani , quest’ultimo  diventò  poi il primo Grande Maestro e fondatore dei  cavalieri templari .:  << Il   conte di  Conza  Dudone  partecipò alla prima crociata per liberare il sepolcro di Cristo inviando un nutrito contingente di fanti e cavalieri .Il conte era amico di Boemondo , figlio del  Guiscardo  e  partecipò  anche alle successive infauste crociate per la liberazione dei luoghi santi dal dominio dei Turchi  >>”.

                                                             POESIA

Ed e’ anche  qui ,al castello di Mefi che arrivo Ugo di Pagani   per coordinare con il conte Dudone i contingenti che partirono per l ‘Oriente  ed insieme a Goffredo di Buglione   conquistarono Gerusalemme .

Ricciardiello Andrea.....        Nella foto un documento storico dove si evince che la Splendida "Compsa" manda circa 200 cavalieri per la Crociata..   

 
     
     
     
     
     
     
     
     
   

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