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Apre "Nuova
Associazione Club
NAPOLI" a Sant' Andrea
di
Conza.
Nella verde Irpinia c'è un cuore che batte azzurro, azzurro cielo,
azzurro Napoli.
Un nutrito gruppo di tifosi, o meglio di appassionati e fedeli
sostenitori della squadra più vivace del campionato, il
NAPOLI, ha oggi un posto tutto per se, nel cuore di S. Andrea di Conza.
Domenica 4 novembre infatti, a suon di "botti",
spumante dolci e torta "personalizzata" è stata
inaugurata la sede santandreana dell' club Napoli
di Sant' Andrea di Conza.
L'iniziativa è nata da un idea di alcuni tifosi (Andreone
Luigi, Tobia Nunzio, Gallucci Pasquale ed altri) che, in questi anni di
gavetta nelle categorie inferiori della squadra, avevano tenuto un pò
troppo sopito lo spirito e la passione per la maglia di una squadra che
vanta un grandissimo numero di tifosi in tutto il mondo: il grande
NAPOLI. Arrivato finalmente nella serie in cui una grande merita di
stare è riuscito ad unire ed a risvegliare sentimenti e passioni di
tanti tifosi santandreani.
In Italia si sa, il calcio unisce e divide più di ogni altra cosa, ed è
bello che oggi a S.Andrea il calcio si sia confermato non solo semplice
occasione di riunione ma anche di impegno strutturato e costruttivo. La
creazione di un club, l'impegno a lungo termine in una iniziativa che
supera le classiche distinzioni, siano esse generazionali o di altro
tipo, è certamente un segnale positivo e vitale per una comunità che
troppo spesso è stata apostrofata come lasciva e addormentata.
Tutto questo grazie a quello stesso calcio svilito e quasi sommerso
dagli episodi di violenza e dagli intrighi tutt'altro che sportivi che
ne hanno condizionato le sorti. Che, tuttavia, ha una forza tale da
riuscire a compiere i piccoli miracoli, a S.Andrea così come in tutte le
altre piccole realtà in Italia e nel mondo, dove le scuole calcio
continuano a svolgere quell' insostituibile ruolo pedagogico nella
crescita del ragazzo.
E poco importa se uno su mille riuscirà ad entrare nell'olimpo dei
calciatori, a noi bastano quei 90 minuti, da telespettatori o da
calciatori, per continuare a gioire e disperare, ma soprattutto ad
amare.
Claudia Giorgio
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